Si festeggiano i 25 anni di deriva e sebbene la storia non si faccia con le date, qualche caposaldo è riconoscibile (e lo abbiamo già riconosciuto su queste pagine anni fa) e ha, curiosamente, una cadenza decennale.
. 1992, uno Stato poteva prenderti i soldi in banca nottetempo e confessarlo il giorno dopo (la spy story era ‘Il prelievo forzoso di Amato’). Un tabù viene superato;
. 2002, una bella spallata definitiva al lavoro, alla dignità, a una possibile mobilità sociale attraverso la traduzione in lingua 1936,27; così l’euro diventa quella commedia amara che incassi la metà e spendi il doppio. Un altro faticoso dogma viene sciolto a sinistra;
. 2011, si sale di livello e si capisce che in Italia, Paese immobile per definizione, in meno di 24 ore si può cambiare un governo affidandolo a chi i conti li fa per titoli e non per esami su un foglio a quadretti (il professor Monti). La buona fede, quella di salvare il Paese (missione che tanto inorgoglisce), diventa un discreto boomerang.
Questi gli episodi, chiaro, e nemmeno tutti in verità; ché le cause potrebbero esser sempre giuste.
Temo, a questo punto, sempre per la legge della cadenza decennale, l’avvicinarsi del 2021-2022.
Ma per fortuna ci sono le elezioni nel 2018.